Edizione ottobre 2009
496 pagine, illustrato, 60 tavole a colori
Cartonato, 190x260 mm
Autori: G. Asdrubali, P.G. Bolognesi, C.S. Cabassi, A. Camarda,
E. Catelli, E. Circella, G. Cringoli, M. Delogu, G. Di Modugno, L. Dipineto, A.
Fioretti, M.P. Franciosini, D. Gallazzi, D. Giovanardi, R. Graziani, G. Grilli,
J. Malvisi, P. Mani, P. Massi, L.F. Menna, A. Piccirillo, G. Quaglio, L.
Rinaldi, G. Rossi, A. Santaniello, G. Tosi, A. Zanella.
"La patologia aviare, quale scienza applicata, ha avuto
inizio nel nostro Paese negli anni sessanta, con la fondazione della Società
Italiana di Patologia Aviare, che ha tenuto il suo primo convegno in Varese, il
20 giugno 1962, e con l’istituzione delle cattedre di Patologia aviare nelle
Facoltà di Medicina Veterinaria di Bologna, nel 1967; di Napoli, nel 1968; di
Milano nel 1969. A queste prime cattedre, convenzionate da enti pubblici
locali, stimolati dagli operatori del settore (avicultori, industrie
mangimistiche, farmaceutiche, meccaniche ecc.), seguirono le cattedre di
Perugia e Bari.
Non fu facile fare accettare al mondo accademico del tempo
l’istituzione delle prime cattedre di “specie”, quando nelle facoltà di
medicina veterinaria italiane la didattica e la ricerca avevano, allora,
finalità conservativa e l’ordinamento degli studi ripeteva quello delle facoltà
di medicina.
Alla medicina conservativa, dedicata agli animali
d’affezione, si è accompagnata, da alcuni decenni, la medicina delle produzioni
animali, specifica degli animali da reddito.
È per questo motivo che i piani didattici per la
preparazione di professionisti vocati alle specie animali in allevamento
intensivo, dovrebbero avere per oggetto le singole specie i cui prodotti
terminali sono destinati all’alimentazione umana, non tralasciando alcuna componente
della filiera (riproduzione, tecnologie di allevamento, rapporti fra
insediamenti produttivi e ambiente, benessere animale, patologie specifiche,
profilassi, biosicurezza, ecc.), sino al controllo sanitario del prodotto alla
distribuzione.
In ogni caso l’avicoltura italiana non avrebbe certamente
raggiunto i traguardi quantitativi-qualitativi attuali in assenza dei numerosi
veterinari specialisti nelle patologie delle specie avicole, pressoché tutti
allievi delle cattedre di Patologia Aviare su menzionate, e tutti appartenenti
alla Società Italiana di Patologia Aviare, preziosa, puntuale fonte di
aggiornamento culturale.
La globalizzazione ha determinato, anche nell’avicoltura,
come in tutte le attività umane, uniformità fra i diversi Paesi, ma le differenti
condizioni ambientali, climatiche e sociologiche, sostengono diversità
significative, sia nelle tecnologie applicate, sia nell’incidenza delle diverse
patologie e loro controllo.
Nella scuola e nell’attività professionale vi è, dunque, la
necessità di disporre di conoscenze il più aderenti alle realtà del territorio.
I numerosi autori, che hanno dato il loro apporto alla
costituzione di questo testo, rappresentano le maggiori competenze nella
Patologia Aviare Italiana.
Va il plauso all’Editore, che ha concepito l’iniziativa
affidando la scelta degli autori, l’ordinamento della materia e il
coordinamento dei contributi ai Professori Giampaolo Asdrubali e Alessandro
Fioretti, cui quindi, unitamente all’Editore, è dovuta l’esistenza stessa di
questo testo".
Prof. Gianluigi Quaglio
CONTENUTI:
Organizzazione del settore avicolo e brevi note di
tecnologia
Indagine diagnostica delle malattie aviari
Diagnostica di Laboratorio
Biosicurezza
Malattie batteriche
Malattie virali
Malattie parassitarie
Micosi e micotossicosi
Malattie nutrizionali
Malattie di origine non infettiva
Patologia della selvaggina
Avifauna selvatica: tecniche di monitoraggio sanitario
Igiene e patologia dell’incubatoio
Risposta immunitaria nei volatili
Farmacoterapia e normative sul medicinale veterinario
Principali norme legislative che regolano il settore avicolo
Complesso delle enteriti o sindromi enteriche del tacchino
Complesso respiratorio multi-fattoriale
Diagnosi differenziale in patologia aviare