CONTENUTI E OBIETTIVI
Continua la rincorsa (o il “braccio di ferro”) tra il legislatore UE e il Governo italiano nella disciplina dell’“origine territoriale” degli alimenti di tipo “comune”.
Dal 1° aprile 2020, con l’entrata in applicazione del regolamento di esecuzione (UE) 2018/775, ha potuto finalmente trovare attuazione la disciplina generale per l’indicazione in etichetta dell’origine territoriale dell’“ingrediente primario”, quando diversa dall’alimento finito.
La disciplina del regolamento di esecuzione (UE) 2018/775 non si applica, però, per i quattro settori alimentari – latte e derivati, derivati del pomodoro, riso e grano duro per la produzione di pasta alimentare – che tra il 2016 e il 2017 il Governo italiano ha disciplinato più dettagliatamente con quattro decreti notificati “laboriosamente” alla Commissione UE. Decreti, che nel corso di quest’anno sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2021.
A questi quattro decreti sta per aggiungersene un quinto per il settore dei “prodotti derivati da carne suina.
Argomenti trattati nel webinar:
- Esame dei decreti italiani sull’origine
- Problematiche relative a: campo di applicazione, sanzioni amministrative applicabili e autorità competente
- Rapporti fra le sanzioni amministrative e gli illeciti penali
Erogato il 6 OTTOBRE 2020