CONTENUTI E OBIETTIVI
Dal 1° aprile trova applicazione
il regolamento di esecuzione (UE) 2018/775, che specifica le modalità di
indicazione di “Paese di origine e “luogo di provenienza” dell’ingrediente
primario nell’etichettatura degli alimenti.
Parrebbe finita la lunga
gestazione di una disciplina che parte dal regolamento (UE) 1169/2011, ma il
legislatore italiano ha complicato il quadro normativo con una sua legge del
2011 (poi “semplificata” nel 2019) e con quattro decreti per settori vitali
della nostra produzione agroalimentare (latte e formaggi, riso, grano duro per
pasta e pomodoro) la cui vita giuridica doveva cessare il 31 marzo 2020, ma
che, con una tardiva iniziativa del Ministero dello Sviluppo economico e del
Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali di fine marzo 2020,
sono stati prorogati fino al 31 dicembre 2021.
È necessario, quindi, aiutare gli
operatori del settore alimentare nella corretta etichettatura degli alimenti
nel rispetto di un complicato quadro normativo.
TEMI TRATTATI
· Etichettatura degli alimenti secondo il
regolamento (UE) 1169/2011 e il regolamento di esecuzione (UE) 2018/775: tutte
le indicazioni “territoriali” obbligatorie dal 1° aprile 2020.
· “Paese di origine” e “luogo di provenienza”
dell’alimento nell’articolo 26 del regolamento (UE) 1169/2011.
· Le nozioni di “Paese di origine” e “luogo di
provenienza” dell’alimento secondo il regolamento (UE) 1169/2011 e la
giurisprudenza vigente.
· L’ingrediente primario in etichetta secondo il
regolamento (UE) 1169/2011.
· I casi di obbligatoria indicazione del “Paese di
origine” o “luogo di provenienza” dell’ingrediente primario.
· Le modalità di indicazione secondo il
regolamento (UE) 2018/775.
· “Er pasticciaccio brutto” dei quattro decreti
italiani sull’origine territoriale degli ingredienti primari di latte e
formaggi, riso, grano duro per pasta e pomodoro
· Quali sanzioni per le inadempienze
dell’operatore del settore alimentare?
RELATORI
Avv. Carlo Correra
All’età di 23 anni si laurea con
lode in Giurisprudenza all’Università degli Studi “Federico II” di Napoli.
All’età di 26 anni è vincitore
del concorso in magistratura che lo porterà ad esercitare le funzioni di
pretore presso i Tribunali di Napoli, Torino e Salerno. In tutte le sedi è
assegnatario degli affari penali in tema di violazione delle normative e sui
prodotti alimentari ed a tutela dell’ambiente.
Nel corso della sua carriera in
magistratura, è stato costantemente designato dal Consiglio Superiore della
Magistratura quale docente in seminari destinati ad uditori giudiziari e/o
magistrati con funzioni sul tema della “Legislazione sui prodotti alimentari”.
Nel 1994 lascia la magistratura
per dedicarsi alla professione di avvocato aprendo lo “Studio Legale Correra”,
specializzato in Diritto alimentare e particolarmente qualificato a livello
nazionale per tutte le problematiche giuridiche in materia di frodi e
sofisticazioni alimentari.
Svolge attività di formazione per
molteplici enti, pubblici e privati, fin dal 1981, con particolare attenzione
alla formazione dei responsabili di aziende alimentari nonché dei loro
consulenti/collaboratori.
La sua grande attenzione
all’evoluzione della normativa UE e italiana nel campo del Diritto alimentare
ed il suo costante studio di queste tematiche lo porta ad essere, ormai da
decenni, un punto di riferimento per le riviste specializzate del settore, che
con il suo supporto organizzano corsi di formazione a distanza che rilasciano
crediti formativi sia Ecm che per tecnologi alimentari.
Dal 2011, inoltre, è docente in
seminari di formazione per responsabili di aziende alimentari organizzati dallo
“Studio Legale Avvocati Correra”.
Ha all’attivo 52 pubblicazioni
giuridiche in tema di legislazione degli alimenti.
EROGATO IL 1 LUGLIO 2020